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Una delle tragedie principali che sta caratterizzando questo periodo è la quantità di persone che hanno perso la vita a causa del contagio da coronavirus.
Ad aggravare la situazione si somma il fatto, probabilmente per la prima volta nella nostra storia, di non poter celebrare (non per forza in forma religiosa), vedere, salutare la persona in fin di vita e neanche dopo il suo decesso.
Questo fa parte delle esperienze di lutto con “scomparsa” ed è un’aggravante traumatizzante che ostacola pericolosamente la possibilità di gestire le fasi del lutto.
Le fasi del lutto sono 5: negazione, rabbia, elaborazione, depressione e accettazione.
Non seguono per forza un la sequenza così come elencata ma prevede necessariamente l’attraversamento di tutti e cinque le fasi per poter arrivare alla consapevolezza e all’accettazione che non vedremo mai più la persona a noi cara.
Privatizzare il dolore va contrastato con l’invito alla condivisione.
Con le famiglie in lutto la razionalizzazione è controproducente, il carico di chi interagisce con loro deve essere necessariamente emotivo.
Sono errori: non usare la parola morte, non piangere, negare, non rispettare il diniego della famiglia ovvero la nebbia che attutisce e temporaneamente impedisce l’urto frontale con il dolore.
Non basta l’espressione del dolore per superare la perdita e non bisogna sottovalutare l’importanza dei riti funebri. A causa di questo possono strutturarsi casi franchi di psicopatologia.
In questo momento delle nostre vite possiamo parlare di lutto complicato perché i familiari in lutto non hanno potuto salutare il congiunto amato né partecipare al rito funebre.
Il lutto complicato sabota le strategie e le capacità di coping.
E’ necessario dare spazio alla sofferenza, accettare le forti reazioni emotive che sentiamo e osserviamo dei nostri congiunti oltre a dare spazio al rituale di saluto. Quindi un rituale postumo che si può eseguire in diversi modi.
Ognuno di noi dovrà trovare il rituale in grado di sopperire la mancanza della celebrazione del funerale. Per esempio, andare in un vivaio e scegliere una pianta sempre verde da curare nel ricordo della persona scomparsa oppure seppellire oggetti del defunto accompagnato da una lettera dedicata alla persona scomparsa, da leggere a voce alta e seppellire insieme agli oggetti oppure bruciare (quello che ci da maggiormente la sensazione di essere ascoltati).
Per i bambini, possono aiutare racconti metaforici costruiti con la famiglia (esempio).
E’ giusto che anche i bambini vivano le emozioni legate al lutto.